Chi avesse voluto impedire a Lisa Vittozzi di conquistare l’oro nella gara individuale, avrebbe dovuto far scomparire la neve e toglierle la carabina. Questo ipotetico “qualcuno” ha tentato di inceppare l’arma a Nove Mesto, ma la sappadina è stata ancora più forte di ogni inconveniente, superando l’inceppamento della sua carabina e nonostante aver perso una quindicina di secondi nel primo poligono tagliando il traguardo con venti secondi sulla tedesca Hettich Walz e 29 sulla super campionessa francese Julia Simon.
Una gara incredibile, che la rappresentante dei Carabinieri ha dominato in tutto: percorso netto nei quattro poligoni, una volata irresistibile nei 15 chilometri sugli sci.
Nell’albo d’oro dei Mondiali di biathlon una sola italiana era riuscita a conquistare l’oro nell’Individuale prima di Vittozzi: si tratta di Dorothea Wierer, giunta quattordicesima al traguardo, che aveva trionfato nel 2020 ad Anterselva. Vittozzi è riuscita a conquistare la medaglia più prestigiosa al termine di una prova destinata a entrare nella leggenda. E al termine della gara non ha nascosto la sua soddisfazione.
“Sono incredibilmente orgogliosa di me stessa – ha dichiarato al termine della prova – La gara era iniziata con un fuori programma, perché quando mi sono presentata al primo poligono, non sono riuscita a scaricare il colpo e ho dovuto inserirlo nuovamente. Ho mantenuto la calma e sono stata brava. Quando ho tagliato il traguardo ero molto emozionata, ho vissuto una sensazione stupenda perché si tratta della mia prima medaglia d’oro in una gara individuale in un Mondiale, ed è arrivata nel giorno giusto, nella gara giusta”.
“Sapevo di giocarmi la vittoria nell’ultimo poligono se non avessi fallito: non ho sbagliato – continua – L’anno scorso sbagliai l’ultimo bersaglio nell’ultimo poligono dell’Individuale a Oberhof, stavolta non poteva accadere la stessa cosa. Adesso sono in cima al mondo, il passato è passato, voglio pensare solamente al presente e a quello che ancora potrebbero riservarci i prossimi giorni”.