Una fenomenale rimonta dalla settima posizione ha portato Lisa Vittozzi a conquistare la medaglia d’argento nella gara di inseguimento al mondiale di Nove Mesto, in Repubblica Ceca, risollevando le sorti della spedizione azzurra, fin qui senza medaglie. La carabiniera sappadina è stata battuta solo dalla formidabile Julia Simon, la francese che ha dominato, con le compagne, tutte le gare femminili.
Sotto una pioggia a dirotto e una temperatura di 8°C che ha fatto tremare gli organizzatori che hanno sparato sulla pista molto nitrato di ammonio per renderla più dura e scorrevole dei giorni passati, Lisa Vittozzi è partita dalla settima posizione mentre Simon e le altre francesi, in particolare Justine Braisaz si aiutavano come una formidabile squadra sugli sci.
Con un materiale di nuovo al top e una condizione che si è dimostrata eccellente, la sappadina ha disputato un Inseguimento sontuoso: un solo errore nell’ultima serie, quando però anche le dirette rivali per l’argento, le francesi Braisaz e Chauveau, hanno mancato un bersaglio non riuscendo più ad agguantarla alle spalle di Julia Simon.
La campionessa del mondo in carica nel format fa il bis di Oberhof 2023, conquista il tris d’oro in questa rassegna ed è già la donna dei Mondiali, ma nell’Individuale in programma martedì potrebbe essere Vittozzi a fare saltare il banco, anche se le transalpine volano e pure in quel contesto sarà dura batterle. Ad ogni modo, per Lisa quella messa al collo è la medaglia numero 9 in un Mondiale (un oro, quello storico con la staffetta femminile di un anno fa, quattro argenti e quattro bronzi), la terza a livello individuale.
E’ stata invece una giornata difficile per Dorothea Wierer, che aveva disputato una buona Sprint (decima) e retrocessa fuori dalla top 20, appena davanti a Samuela Comola (23esima) e con Michela Carrara 33esima.
“Oggi sono veramente soddisfatta di quello che ho fatto – le prime parole di Vittozzi – Per me è stata una gara perfetta. Le francesi erano davanti e sono molto forti, io ho cercato di tenere di testa, non volevo sprecare energie nella prima parte proprio per il finale.
Ho gestito al meglio il tutto, oggi non volevo farmi battere. E’ una medaglia che mi dà molta fiducia: sono arrivata qui non sapendo cosa aspettarmi perché avevo sofferto di mal di schiena, ora so che quando sto bene posso giocarmi le medaglie e lo farò anche nelle prossime gare”.