di Umberto Sarcinelli – L’oro dell’Arno è nelle maglie dell’Udinese vestita da trasferta. La Fi9orentina finisce la partita viola di rabbia. E i colori della felicità sono il bianconero friulano. Mancherebbe il rosso del Natale, ma questo colore è riservato alla confezione regalo di un paio di gol. Al 5′ quello di Kristensen che spinge in area Sottil e l’arbitro, dopo tre minuti di Var, trasforma in rigore che Kean realizza. Il secondo regalo lo confeziona Ranieri che respinge malamente su Ekkelckamp un pallone che poteva essere reso inoffensivo, ma che l’olandese riesce a girare per Lucca, implacabile nell’indirizzarlo a rete. Uno a uno al Franchi, ma con una decisa differenza. L’Udinese ha superato lo shock dell’immancabile errore difensivo ricostruendo il suo gioco, mentre la Fiorentina entra in affanno, perde le sue certezze e consegna l’inerzia della partita alla squadra di Rujanic. Non è stato facile per i bianconeri, nonostante la dimostrazione di forza fisica e tattica. Prima del fischi9o d’inizio Bjiol, l’uomo più importante della difesa friulana accusa un malanno muscolare e deve disertare la gara. Il terzetto arretrato è ancora una volta variato, con Kabasele centrale tra Kristianen e Tourè. Lovric è recuperato, ma si nutrono dubbi sulla sua efficienza, altri centrocampisti non ci sono e quindi forzatamente Karlstrom deve fare gli straordinari e Ekkelenkamp dimostrare tutta la sua duttilità. IN attacco Lucca e Thauvin. Andata in svantaggio l’Udinese sembra sbandare vistosamente, ma è solo un’impressione dettata dalla foga della squadra di Palladino e del suo pubblico. In effetti Runjaic è tranquillo, sposta le sue pedine di poche caselle e predica calma, riprendendo il possesso della palla e del gioco. Certo l’Udinese vuol ricordare a tutti i suoi tifosi che l’errore banale, ma decisivo è ancora nel suo repertorio, ma la Fiorentina non vuol essere da meno negli errori. Kean, soprattutto, si segnala persbagliare due facilissime occasioni da gol.
Nella ripresa, ottenuto il pareggio che già descritto, l’Udinese affonda il colpo dopo dodici minuti con Thauvn che si accentra da destra si prepara il tiro con un paio di finte e calcia un diagonale imprendibile. La Fiorentina perde tutte le sue certezze e il comando del gioco, restando in partita solo per gli errori difensivi dei bianconeri. Palladino cambia punte, esterni e centrocampista, ma ottiene solo nervosismo e improvvisazione. L’Udinese capisce il momento e si organizza in reparti stretti e corti, pronta a scattare come una molla ogni volta che conquista palla. Finisce con tre punti importantissimi per la classifica, ma soprattutto per il morale. L’orizzonte riserva la guarigione dei molti infortunati, a cominciare da Davis e dal pieno recupero di Scanchez.