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Il male dell’Udinese è psicologico

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di Umberto Sarcinelli – L’Udinese si conferma una squadra perdente. Tre sconfitte consecutive maturate nell’ultimo minuto dei tempi di recupero, con la contemporanea vittoria del Frosinone che condanna alla retrocessione anticipata la Salernitana sanciscono un carattere che rischia di far precipitare i bianconeri in serie B dopo 29 anni di partecipazione alla massima serie. Solo l’Inter può vantare simile record. L’Udinese è riuscita a perdere perfino il recupero della gara sospesa contro la Roma; 18 minuti più cinque di recupero (il modesto arbitro Pairetto si era segnato i minuti da recuperare degli altri 70?). Fatale il marcamento a zona sui calci piazzati. I bianconeri sono considerati giocatori “strutturati”, cioè alti e muscolosi, ma queste qualità fisiche vengono annullate dalla staticità di una difesa schierata a “castello”, nella quale si infilano senza problemi avversari meno fisici, ma più tempisti e mobili.
Il carattere perdente della squadra non significa che debba per forza perdere sempre, ma che il risultato della somma dei singoli risulta inferiore alla somma del valore individuale. L’Udinese, per usare una metafora, è composta da tanti vagoni e pochissime locomotive, si fa trascinare, non è quasi mai propositiva. Questo non vuol dire che i giocatori siano scarsi tecnicamente, in altre squadre, in altri contesti, potranno ottenere risultati e soddisfazioni, ma insieme producono una retroazione positiva nefasta per la squadra. E, naturalmente, anche gli allenatori fin qui succedutisi hanno le loro precise responsabilità, dovuta soprattutto alla mancanza di esperienza e di una certa presunzione tattica.
La squadra, per esempio, è stata impostata per giocare di rimessa, recuperando il pallone agli avversari e rilanciando il contropiede. In realtà puntare su un centrocampo imperniato su Wallace contraddice questo disegno. Il brasiliano, si dirà, è il primo giocatore del campionato nella classifica del miglior intercettatore di palloni, ingenerando l’equivoco che intercettare significhi appropriarsi, mentre la sua lentezza non consente quelle veloci ripartenze che potrebbero mettere in difficoltà gli avversari, specialmente se l’azione è sostenuta dai centrocampisti. Finora non abbiamo mai visto Wallace in questi inserimenti., Ciò non vuol dire che sia un giocatore scarso, in altri contesti tattici Wallace farebbe la fortuna di molte squadre, anche europee. Gli auguriamo che già dal prossimo anno voglia dimostrarlo.
Per segnare gol non serve imbottire la squadra di punte, occorre piuttosto creare le condizioni perché un giocatore si trovi in posizione favorevole per calciare in porta.
L’aspetto psicologico ora è più importante di quello tecnico-tattico e non basta delegare la sua cura allo “spogliatoio”, alle improvvisazioni caratteriali di “allenatori filosofi” o “allenatori sergenti di ferro”, molto spesso questi sono il problema e non la soluzione.
Occorre affidarci a professionisti preparati in materia, perché il calciatore professionista, specie se straniero, ha una storia psicologica più complessa di un ragazzo “normale” di pari età. Ma il calcio professionistico italiano è un cortile chiuso e blindato alle innovazioni.
Tornando all’Udinese la sua situazione di classifica è ai limiti del dramma calcistico. Le sconfitte agli ultimi secondi tolgono serenità e certezze, generano paure e queste aumentano gli errori. Domenica i bianconeri affronteranno in trasferta la squadra più in forma del momento, il Bologna, peraltro già battuto nettamente all’andata. Una partita che tutti giudicano già segnata e non vedono alternativa a una sconfitta, ma il calcio insegna che nulla è scontato, che proprio il non avere chance può far scattare la voglia di imporsi.
Ci sono ancora 15 punti in palio per evitare la retrocessione e dare un significato positivo alla scritta sulle maglie “io sono Friuli Venezia Giulia” che vorrebbe essere un carattere identitario che nel calcio professionistico non sembra avere più senso.
Occorre crederci per poter vincere il fato. Vedremo che l’Udinese dei perdenti avrà la forza della disperazione.

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