Vai al contenuto

Scommesse sportive: la storia

  • 3 min read
Screenshot 2024-01-06 alle 23.14.38.png
(U.S.) Le scommesse sugli avvenimenti sportivi sono nate con lo sport organizzato come evento. Sono stati i greci antichi i primi scommettitori noti che puntavano denaro sui loro atleti preferiti durante i vari giochi (olimpici, delfici, pitici…) imitati poi dai romani, che scommettevano su gladiatori e corse di cavalli, arrivando agli eccessi dei bizantini. Le invasioni barbariche fecero scomparire molte cose delle civiltà classiche, ma non le scommesse.
In Italia le puntate continuarono anche nei giochi popolari regionali come la pallacorda, le corse dei cavalli (e anche degli asini e dei cani) e le varietà del calcio medioevale e rinascimentale., ma solo nel 1946 le scommesse divennero legali con la nascita del Totocalcio, che nel 1950 codificò nel mitico “13” le puntate possibili, elevate a 14 nel 2003. Il gioco illegale era comunque sempre fiorente, soprattutto negli ippodromi. Nel 1980 l’innocenza del calcio professionistico svanì con il Totonero e il coinvolgimento di molte squadre e società si serie A, B, C con le clamorose retrocessioni di Milan e Lazio e le squalifiche di decine di calciatori. Nel 1990 in coincidenza con l’organizzazione dei mondiali in Italia fu regolamentato il gioco d’azzardo nello sport con il decreto ministeriale 174, allora permesso solo in agenzia e non online. Il primo grande evento “scommettibile” fu il mondiale di calcio in Francia nel 1998. Con il terzo millennio e la diffusione del web il gioco on line fu definitivamente liberalizzato con il decreto 128 del 31 maggio 2002. Esplosero i siti internet e cominciò una crescita esponenziale delle scommesse.
Infatti, nel 2015 la somma del denaro scommesso nel web superò quello delle agenzie. E puntualmente scoppiò un altro scandalo nel calcio, Scommessopoli, che scoperchiò un sistema illegale generalizzato con squalifiche e penalizzazioni inflitte a molti giocatori e società di A, B e C, ai dilettanti, oltre a dirigenti e addetti ai lavori.
Le società di scommesse invasero il mondo dello sport e del calcio in particolare, arrivando sempre più a essere sponsor principale di molte società, con un evidente conflitto. Il decreto “Dignità”, entrato in vigore nel 2019, portò severissime norme che proibivano a bookmaker e casinò on line qualsiasi forma di pubblicità, diretta o indiretta. Norma che viene regolarmente aggirata dalle agenzie di scommesse abbinando il loro logo e intestazione ufficiale a siti di notizie e iniziative speciali per comparire su maglie, stadi e pubblicità in genere.

 

Cliccando qui sopra per inviare questo modulo, sei consapevole e accetti che le informazioni che hai fornito verranno trasferite a AlpeAdriaSport.it per il trattamento conformemente alle loro condizioni d'uso.

Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Skip to content