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Canottaggio: Trieste si aggiudica lo storico Match con Zagabria

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Immagine incorporataResta sul Brancolo monfalconese, e resta nelle mani della rappresentativa triestina lo storico Match Trieste/Zagabria andato in scena domenica 15 ottobre davanti agli appassionati di sempre, ai simpatizzanti di una disciplina storica e coinvolgente come il canottaggio. Fatica, sudore, strategie e cuori pulsanti su quei remi. Tutto per entrare a far parte della storia, di un piccolo pezzetto di storia da scrivere e da aggiungere all’albo nato nel 1972, quando l’evento prese il via come incontro tra città e sedi di fiere campionarie. Allora la sfida era riservata alle categorie Seniores e così fu fino al 1986, ultimo atto di un primo capitolo a cui si aggiunse poi  la ripresa dal 2005 con un programma dedicato ai juniores.
E sono stati proprio loro domenica a vincere, con gli Under 19 che si sono imposti 4-1  sul Brancolo monfalconese, portando 13 a 5 le vittorie a favore della squadra giuliana dalla ripartenza della manifestazione.  Le ultime edizioni del Match Trieste/Zagabria hanno visto passare la distanza dai 2.000 metri allo sprint dei 500 metri, sfruttando campi di gara alternativi e di grande impatto ecologico, gareggiando in 5 discipline: singolo femminile e singolo maschile, doppio femminile e due senza maschile e quattro di coppia misto (2 maschi e 2 femmine).

Una squadra molto competitiva domenica quella di Trieste, che schierava ben 6 Azzurrini medagliati alle massime competizioni internazionali della stagione (qui a fianco nella foto di M. Ustolin). Sul canale ancora più pieno per le piogge della notte, e con una discreta corrente, erano i singoli maschili che aprivano le danze, con Marvucic Campione Europeo e Mondiale in doppio opposto al nazionale croato Talaja, che sorprendeva in partenza l’avversario e manteneva seppur di pochissimo il vantaggio fin sul traguardo, portando Zagabria sull’1 a 0. Era quindi la volta del singolo femminile con la Devincenzi, Campionessa Europea e argento Mondiale in quattro di coppia, a confronto con la zagabrese Ivekovic. Partivano all’unisono le due sculler, ma non si lasciava intimorire la singolista triestina, che prendeva da subito il largo con un vantaggio che manteneva per tutto il percorso, transitando per prima sulla linea d’arrivo e portando Trieste sull’1 pari.

Era quindi il turno del due senza maschile con Germani e Saban, finalisti quest’anno ai Campionati Italiani, a difendere i colori triestini, Sliskovic e Geric quelli della capitale croata, su un campo di gara che iniziava un po’ a soffrire le folate di vento che disturbavano la direzione delle imbarcazioni. Dopo la partenza barche con le prue poco distanti, ma era un secondo 250 metri deciso quello della barca triestina, che produceva un rush finale efficace e si aggiudicava la prova portando Trieste sul 2 a 1. Sull’onda dell’entusiasmo e con la consapevolezza delle proprie capacità le ultime due gare, la quarta della mattinata, quella dominata da Gregorutti, Campionessa Europea e bronzo Mondiale, in coppia con Crevatin, finalista Mondiale e iridata nel doppio coastal, nel doppio femminile, opposte alle zagabresi Krizmancic e Blazevic. Dopo la partenza era il doppio triestino che faceva l’andatura, mantenendo la testa della gara fin sul traguardo, allungando il vantaggio per Trieste sul 3 a 1.

L’ultima gara, quella del quattro di coppia mix, era una formalità che il quartetto di casa onorava fino alla fine. Marvucic, Gonano (bronzo in Coupe de la Jeunesse), Pastorelli (finalista Mondiale e iridata nel doppio coastal) e Cicuttin (bronzo ai Campionati di Società), opposti a Poljancic, Zadravec, Zebec e Kontrec, trovavano nel primo tratto la testa della gara con i croati molto vicini, ma era ai 250 metri che il cambio di velocità era favorevole ai triestini, che transitavano per primi sull’arrivo portando Trieste su un insindacabile 4 a 1.

 

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