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Udinese, tutto si deciderà a Frosinone

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di Umberto Sarcinelli – Avete presente quelle fiammelle che sembrano spegnersi e poi riprendono vigore? Samardzic ne mostra una al Bluenergy Stadium nei minuti finali di una partita sconcertante per la pochezza del valore delle squadre in campo, che nessuna scusa psicologica può salvare. Nel nome di Samardzic, quindi che prima, è il’87’, interviene a gamba tesa su Cancellieri in area provocando il rigore che Niang trasforma e poii, al 95’ trasforma a sua volta il rigore che il Var assegna all’Udinese p0er un fallo di Fazzini su Payero, facendo esplodere i tifosi in un’esultanza spropositata. I bianconeri vincendo sarebbero stati aritmeticamente salvi, il pareggio accende la fiammella sulla partita di domenica a Frosinone, ultima di campionato. Non basterà un pareggio che costringerebbe, a seconda dei risultati delle concorrenti, a complicati calcoli e nel caso a uno spareggio. Ma è un importante viatico e tiene il morale alto.
Occasione colpevolmente persa, comunque, per la squadra di Cannavaro che davanti al suo magnifico pubblico poteva (doveva) chiudere anzitempo il discorso salvezza.
La partita, giocata in uno stadio tutto esaurito è stata brutta, noiosa e deludente. Né l’Udinese ne l’Empoli ci hanno messo la voglia, il cuore e l’intelligenza per vincerla. Troppo tensione? Troppa paura di perdere? Può darsi, la posta in palio era alta ma il calcio professionistico italiano è questo, comprese tutte le sue componenti, classe arbitrale inclusa.
L’unico spunto tattico lo fornisce al calcio d’inizio Nicolas che sceglie Cerri per avere un punto di riferimento in area e centimetri da spendere. Lo mette a sinistra e la contromossa di Cannavaro è immediata: Kristensen lo segue scambiandosi fascia con Perez, al quale tocca Cancellieri. Cannavaro spiega la mossa sul piano psicologico: “Kristenzen è un destro e a sinistra ho notato che alle volte va in difficoltà, così ho chiesto a Parez di invertire la fascia e i risultati mi hanno soddisfatto”.
La partita a scacchi per la salvezza comincia così, con un arroco difensivo, ma in campo c’è un terzo giocatore, il Fato. Al settimo minuto Success si accascia a terra per un malanno muscolare e Brenner viene chiamato al suo posto. Il cambio penalizza l’Udinese togliendo certezze all’attacco e sicurezze a tutta la squadra. Stessa sorte venti minuti dopo tocca a Cerri uscire per una distrazione muscolare lasciando il posto a Niang. Cannavaro conferma l’inversione dei terzini, mentre in attacco Brenner appare un po’ spaesato e fatica a stare vicino a Lucca.

A spezzare la noia e aumentare la tensione è il Far che al 36′ annulla un gol di Maleh tra le proteste vibranti degli empolesi. L’Udinese non impara la lezione e il primo tempo  regala zero nelle caselle dei gol.

La ripresa scorre sulla falsariga del primo tempo, ma i bianconeri sono più slegati come squadra e l’Empoli acquisisce sicurezza, anche se non è mai pericolosa davanti a Okoye. I cambi non sortiscono alcun miglioramento, anzi c’è da registrare la reazione stizzita di Brenner al momento del cambio con Davis. L’Inglese è ispirato, da solo, in pochi minuti mette in ambasce la difesa toscana, ma è sfortunato nel conclusioni.

Il finale l’abbiamo già raccontato, c’è solo da aggiungere che all’esterno dello stadio si verificano degli scontri tra gli ultras empolesi e la  Polizia. Nulla di drammatico, ma l’ennesima prova che il calcio è ancora un malato in attesa di guarigione,.

Ora l’Udinese andrà a Frosinone che è avanti di un punto in classifica. Non ci sono alternative per la squadra di Cannavaro se non vincere. E questo non è affatto scontato.

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