Era una gara fondamentale per il successo nella corsa a tappe forzate per arrivare ai play-off e alla salvezza anticipata quella dell’Allianz, quella che ha vinto la Gesteco Cividale al Cloud di Milano, dove gli uomini di Pillastrini erano “costretti” a vincere ancora per centrare il traguardo; ennesima impresa da compiere al cospetto di un avversario che veniva si da 4 sconfitte consecutive e già sicura di entrare nella post season che conta, ma che per l’occasione riproponeva tutti i suoi effettivi a cui aveva dovuto rinunciare nell’ultimo periodo.
Cividale infila l’ottava meraviglia al termine di un match molto combattuto ed in sospeso fino all’ultimo respiro contro un avversario mai domo che si è potuto avvalere di un Amato davvero scatenato nelle fasi finali e che è riuscito a mantenere in equilibrio la gara che ha visto sul fronte cividalese l’ennesima prova maiuscola del Sindaco Redivo.
Si parte con Redivo, Lamb, Marangon, Dell’Agnello e Berti per Cividale con Coach Villa che risponde con Bonacini, Potts, Severini, Lupusor e Beverly e Lamb e Potts subito on fire a suon di triple per l’8-8 a 7’00” in un avvio all’insegna dell’equilibrio e dello studio reciproco; in seguito sono i padroni di casa ad essere più precisi in fase offensiva, con Cividale che si carica sollecitamente di falli ed è già in bonus a metà frazione e il punteggio che dice 19-17 dopo una tripla di Mastellari a 2’43” dalla prima sirena a cui si perviene sul 28-19, perché l’ex Apu Amato castiga a ripetizione dall’arco una difesa ducale che non riesce a mettere sul parquet l’intensità a cui aveva abituato i suoi supporters. Alla ripresa delle ostilità Mastellari e Miani dall’arco, Lamb in entrata firmano il 28-27 ed un parziale di 0-8, con l’americano che al 6’55” firma il sorpasso (30-31) con un pregevole sottomano da centro area; nella seconda parte del periodo sale in cattedra il Sindaco Redivo e infila quattro triple di seguito portando Cividale avanti sul 36-43 a 4’05” e Milano che resta a contatto sempre beneficiando dal tiro dalla distanza ed il tabellone segna 45-49 quando le squadre rientrano negli spogliatoi per la pausa di metà gara. Nel terzo periodo parte meglio Milano e con Potts sempre sugli scudi – già 19 punti all’attivo – mette il naso avanti 53-51 a 7’50” mentre Cividale pasticcia in attacco tra qualche palla persa e qualche fallo in attacco di troppo con coach Pillastrini che chiama minuto a 5’43” sul punteggio di 57-54 e tiro libero aggiuntivo per Beverly; i milanesi sono decisamente più in palla in questo momento del match e approfittano per allungare sul + 10 (67-57) a 1’27” dalla penultima sirena a cui si arriva sul 68-64 perché Miani indovina la tripla allo scadere. Il lungo di Codroipo si ripete subito al rientro sul parquet ma subito dopo a Lamb viene fischiato il quarto fallo in attacco e si rimane sul 68-67 a 7’56” ed è ancora Redivo a rimettere Cividale avanti 68-70 con un gioco da tre punti in penetrazione; un fallo tecnico fischiato a Miani dopo un fallo in attacco costa ai ducali il – 3 (73-70) a cui rimedia sempre Redivo con la tripla del 73-73 a 5’40”, che preannuncia un finale tutto da vivere con il fiato sospeso e Lamb di nuovo mischia; gli uomini di Pillastrini sanno di giocarsi stasera molto in chiave play-off, l’argentino è scatenato e con un gioco da 4 punti dà il + 5 (75-80) a 4’26” mettendo a segno il punto nr. 27 personale, che mette il match su di inerzia ora tutta a favore della Gesteco. Bisogna però fare i conti con un Amato sopra le righe che con una tripla dall’angolo a 1’59” prima ricuce per l’80-84, poi ancora in entrata l’82-85 a 1’41” e infine l’85-87 sempre dall’angolo a 1’02”; un fallo antisportivo fischiato a Dell’Agnello a 22” dalla fine con palla in mano a Cividale sull’85-88 manda ai liberi prima Campani che con freddezza realizza l’85-90 e poi Potts sempre dalla linea della carità con successivo possesso Urania sull’86-90; Amato è incontenibile e da distanza siderale infila l’89-90 a 15” dallo scadere. Miani è glaciale dalla lunetta per l’89-92, imitato poi da Montano a 10” (91-92) e altro giro poi per Campani (91-94) a 9”; Amato fa 1 su 2 e poi s’infrange sul ferro sulla sirena la tripla della possibile beffa da parte di Montano e il tabellone rimane inchiodato per il 92-94 finale. E il ritorno dalle capitale lombarda è l’ennesima festa per i tifosi ducali.
Giuseppe Passoni
URANIA WEGREENIT MILANO – GESTECO CIVIDALE 90 – 92
(28-19, 45-49, 68-64)
URANIA WEGREENIT MILANO
Anchisi n.e., Potts 24, Piunti 2, Amato 23, Lupusor 17, Montano 9, Landi 1, Bonacini, Beverly 11, Solimano n.e., Severini 5, Cavallero
Allenatore: Davide Villa
Vice: Cesare Riva e Nicolò Locati
Tiri liberi: 23/27 – Rimbalzi: 23 15 + 8
Tiri da due 12/22, Tiri da tre 15/36
UEB GESTECO CIVIDALE
Marangon 3, Lamb 14, Redivo 31, Miani 20, Mastellari 6, Rota (k) 4, Campani 6, Moretti n.e., Berti 1, Isotta, Dell’Agnello 9.
Allenatore Stefano Pillastrini
Vice: Federico Vecchi e Alessandro Zamparini
Tiri liberi: 20 / 26 – Rimbalzi: 32 24 + 8
Tiri da due 13/20, Tiri da tre 16/33
Arbitri: Enrico Bartoli di Trieste, Francesco Cassina di Desio e Giulio Giovannetti di Torino
Spettatori 2.000 circa