di Umberto Sarcinelli
Ci vuole talento per non vincere una partita come quella contro la Salernitana. E Cioffi ce l’ha. Ci vuole serenità e fiducia in se stessi per ottenere tre punti abbastanza agevolmente contro l’ultima in classifica. All’Udinese mancano entrambe. Occorre anche un pizzico di fortuna nel calcio la quale, però non è del tutto bendata: occorre chiamarla, “farsi vedere”. L’Udinese ha l’abilità di essere invisibile anche a una Fortuna senza benda. Aggiungiamoci il particolare, non trascurabile, che nel calcio, come in tutte le cose della vita è auspicabile un po’d’intelligenza: purtroppo non sembra una caratteristica di alcuni giocatori bianconeri.
Mettete tutto questo nello shaker e agitate ben bene, servirete da bere l’amaro calice di un pareggio che sa tanto di sconfitta, di occasione persa per lasciare definitivamente la zona calda della classifica. L’1 a 1, poi, non offre alternative tra ottimisti e pessimisti per disquisire sul bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: semplicemente è un bicchiere sprecato per la modesta quantità di liquido che vi è versata.
La delusione dei tifosi è giustificata, anche se indirizzata malamente contro la società che non può essere accusata di scelte tecniche poco consone alla classifica e agli uomini a disposizione. Queste sono di spettanza dello staff tecnico, cioè di Cioffi. L’allenatore vuole sfidare l’evidenza del campo che indica Embosele come il meno adatto, in questo periodo, a essere il titolare della fascia destra. Invece è regolarmente in campo e gli effetti nefasti si vedranno nel corso della partita.
Al 10’, inaspettato, arriva il gol della Salernitana dopo un tiro di Kamara parato da Ochoa sul rovesciamento di fronte Maggiore serve Tchaouna al limite dell’area: il tiro è immediato, la traiettoria è imparabile per Okoye.
Un tiro subìto e un gol, si ripete la maledizione (o la colpa?) dell’Udinese in questo campionato. La reazione sembra immediata, la squadra non si scioglie come altre volte, cerca il pareggio con ordine. Lucca spreca un assist di Payero, Lovric manda di poco alto uno splendido passaggio di Thauvin, poi Payero ancora su cross di Thauvin impegna di testa Ochoa sotto la traversa, due minuti dopo (44’) Kamara pesca di testa Lucca che indirizza all’angolino, il portiere non si fa sorprendere. Tanto spingere viene premiato nel terzo minuto di recupero quando Thauvin (ancora lui!) manda un cross teso in area sul quale Kamara devia in rete con una spettacolare rovesciata.
Ristabilita la parità tutti si aspettano nel secondo tempo un’Udinese protesa verso la vittoria. L’intenzione dei bianconeri è proprio quella, ma la distanza fra l’intenzione e la realtà è ancora ampia. In campo torna Ebosele, confusionario e praticamente inutile, Thauvin sciorina ancora assist e prova anche il tiro diretto, lo stesso francese e Lucca son o in fuorigioco in altrettante occasioni, Kamara solo davanti a Ochoa manda altissimo (indovinate: di chi era il passaggio. Si, Thauvin).
L’inutile Ebosele diventa dannoso quando al 20’ della ripresa commette un fallo senza senso e si merita il secondo giallo e l’espulsione. Pochi istanti prima Cioffi aveva chiamato il cambio anche per lui. Troppo tardi e Udinese in dieci.
I biancoeneri non demordono, cercano di vincere, ma è la squadra di Liverani a rendersi conto che è in vantaggio di un uomo e preme in avanti. Alla mezz’ora Tchaouna colpisce il palo su un passaggio di Candreva.
Al Bluenergy stadium si concretizzano i fantasmi di molte sconfitte nei finali di gioco. Non accadrà, le squadre sono stanche, l’imprecisione è sovrana e una certa rassegnazione si impadronisce dei giocatori. La Salernitana mette in tasca un punto insperato che alimenta la debol fiammella della salvezza, l’Udinese sembra arrendersi alla maledizione di questo campionato e alle scelte spesso dubbie del suo allenatore. Tutto sommato un punto che fa classifica.