di Umberto Sarcinelli – Un pareggio che equivale a una sconfitta, non certo nel risultato, ma nel carattere di un’Udinese che contro il Monza si conferma squadra perdente. Quasi una quindicina di punti perduti negli ultimi minuti di partita, una percentuale di realizzazione vicina allo zero, un’impressione di cedimento e di rassegnazione quando le cose in campo non sono favorevoli.
Certo, squadra perdente non vuole dire che sarà sempre sconfitta, ma lo sarà certamente quando i punti contano, quando ci son o gli appuntamenti imperdibili e importanti. Quello con la vittoria contro il Monza era uno di questi. Lo imponeva la classifica, lo volevano i tifosi, la squadra sembrava caricata a dovere. Le scelte di Cioffi erano logiche e convincenti con l’inserimento di Giannetti al centro della difesa sacrificando Ferreira, Pereyra sulla fascia destra a completare un centrocampo di sostanza e qualità e affiancando a Lucca un ispirato Thauvin e dando la massima fiducia a uno Zemura ritrovato.
Così nel primo tempo le statistiche della gara riportavano 11 tiri in. porta dei bianconeri contro nessuno dei brianzoli i quali, però, potevano vantare un possesso doppio del pallone rispetto ai rivali. L’Udinese dominava con un gioco essenziale, il Monza faceva fatica a passare la metà campo. Okoye faceva il raccattapalle (prima parata, facile, al 60’ o giù di li), Di Gregorio, invece, dimostrava la sua bravura. L’inserimento di Giannetti ha portato esperienza e solidità alla difesa, Djuric, schierato da Palladino per pareggiare la fisicità bianconera, è stato isolato e neutralizzato, Colpani non ha trovato spazi e Mota era sempre raddoppiato.
Curve vuote e atmosfera da pandemia, tifosi fiduciosi ma impazienti, temperatura gradevole, ritmi di gioco da fine stagione facevano sembrare questo sabato di serie A piuttosto strano. Nell’intervallo Galliani, con il volto scuro è andato negli spogliatoi, ma la sua probabile sfuriata non ha avuto gli effetti sperati. Il Monza ha serrato ancora di più le fila, arretrando la sua linea di qualche metro e mettendoci più cattiveria, l’Udinese ha continuato la partita del primo tempo, senza enfasi, senza fretta, quasi stesse vincendo largo. Geograficamente si è notata la latitanza degli attaccanti nelle due aree anche se alla fine, nei tiri in porta l’Udinese ne ha calciati 21 contro i tre dei brianzoli con il possesso palla che si è ribilanciato sul 53% a 47% per il Monza che nei minuti finali ha avuto anche l’occasione per una clamorosa vittoria con il salvataggio di Perez sulla linea di porta su un tiro peraltro debole.
L’unica cosa positiva lo zero nella casella dei gol incassati. Magra consolazione che l’Udinese l’non deve accetta passivamente, ma considerarlo un punto di partenza peer modificare al più presto il suo carattere di perdente.