Trieste cede in casa a Rimini e prolunga la crisi. Di seguito la cronaca di Megabasket nel servizio di Rajone
Il quintetto inedito con Campogrande, Deangeli e Filloy parrebbe una buona idea ma gli accoppiamenti sono rivedibili (Filloy su Marks, ad esempio) e dopo poco i romagnoli comandano sul 5-3; in due minuti Trieste ha già tirato quattro triple (1/4 di media), nessun tiro da due e una palla persa concede il settimo punto personale proprio a Marks (9-3 per la Rinascita). Puntuali arrivano i primi cambi, Bossi e Ferrero, e Brooks capisce che per smuovere il gioco offensivo c’è bisogno delle sue gambe veloci; Vildera sostituisce Candussi e si prende Johnson, ma gli ospiti sono sempre in vantaggio di quattro (11-7). Dispiace essere ripetitivi, ma Marks (10) è la spina nel fianco della difesa triestina, che non ha ancora trovato un marcatore plausibile (perché non provare Campogrande?) e che soffre il suo talento. Piano piano i padroni di casa si fanno sottomettere dagli avversari (sopra di 12 sul 19-7) e, non trovando un credibile piano tattico per le offensive, Christian è vincolato all’immediato timeout mentre alcuni fischi echeggiano sugli spalti. Vildera “tampona” l’emorragia, ma i riminesi vincono la prima frazione 22-11.
Il “catch and shoot” predicato dal coach statunitense è più simile ad un amatoriale “ciapa e tira” da campetto: gli ospiti si fanno beffe dei giuliani, fra bombe in faccia, step back e canestri di notevole fattura. Il tabellone è impietoso: 29-13 per la formazione di Dell’Agnello. In questa tetra pallacanestro, almeno Vildera ci mette la voglia, i chili e i punti, ma l’illogicità di alcune scelte (il non insistere su Candussi in post basso contro Simioni, ad esempio) è grave, gravissima. I giuliani non tirano ma “scelgono” di tirare con l’1/16 da tre, riassunto di un basket povero e inefficace: Rivierabanca avanti 33-19. Troppa sufficienza, troppa indolenza negli alabardati e la prima difesa decente arriva a 1.30 dal termine del secondo quarto: qualche canestro dalla lunga riaccende una fiammella di speranza, prima che la sirena mandi le squadre al riposo sul 44-34 in favore degli ospiti.
Incipit impreciso per entrambi i quintetti ma il fatto che Candussi incida il suo quattordicesimo punto non sposta gli equilibri perché la difesa latita, e una tripla di Tomassini rilancia i romagnoli sul +12 (49-37). Un segnale? Lo stesso “Candu”, dopo aver sbagliato due liberi, si fa soffiare la sfera da sotto il naso palesando una mollezza comune anche a tanti suoi compagni; la squadra, mentalmente, non c’è e dalla panchina non arrivano urla, né incoraggiamenti, solo un lungo enigmatico ed eloquente silenzio. Come in precedenza, Vildera è l’unico a sprigionare agonismo, anche se punito da alcune decisioni arbitrali avverse. Rimini avanti 57-37. Lo scoramento permea tutti, dai giocatori ai supporter e così Dell’Agnello può gestire con acume una gara le cui redini tiene ben salde. Alla fine dei trenta minuti 64-50 per la Rivierabanca.
Vildera è talmente leader da fungere persino da play e una bomba di Candussi vale il -10: un fuoco di paglia perché Johnson prende di mira Deangeli e allunga nuovamente sul 73-57. In virtù di una prestazione troppo convincente, però, il “boscaiolo” viene tolto dal campo per far spazio a Filloy (oggi ancora troppo sotto tono). Il tentativo di rimonta giuliano si concentra troppo sulle conclusioni dalla distanza e poco su di una difesa “alla morte”: Tomassini e Marks replicano con agili triple. Mancano ancora tre giri di orologio ma l’esito della contesa è oramai chiaro e la mancanza di una reazione d’orgoglio condanna una “nave” biancorossa senza nocchiero.
Pall. Ts 2004 vs Rinascita Basket Rimini 76 – 90
Trieste: Obljubech, Bossi 6, Filloy 7, Rolli, Deangeli 7, Ruzzier, Camporeale, Campogrande 6, Candussi 21, Vildera 13, Ferrero, Brooks 15. All. Christian
Rimini: Tassinari 8, Marks 20, Anumba 4, Grande 12, Tomassini 14, Scarponi 4, Masciadri 10, Johnson 15, Simioni 4, Pellegrino, Adamu. All. Dell’Agnello